CENni storici

La presenza dell'uomo nell'altipiano di Leonessa è testimoniata da alcuni ritrovamenti risalenti al Neolitico, mentre all'età del ferro (X-IX secolo a.C.) risalgono invece i primi reperti archeologici. A Monteleone, comune confinante con Leonessa in territorio Umbro Della provincia di Perugia, è stato ritrovata nel 1901 una stupenda biga risalente al VI secolo a.C. (oggi al Museum Metropolitan di New York).
Ma la scoperta archeologica più importante avvenuta nell'altipiano è stata quella di due tombe rinvenute nel 2002 in località Vallefana in un terreno di nostra proprietà non lontano da Villa Gizzi. Quello che rende uniche le tombe di Vallefana, che risalgono al I secolo a.C., è la commistione dello stile Sabino con rituali che rimandano a culture Celtiche ( figure femminili in argilla, teste di cavallo nitrenti, la divinità Epona).
La storia più recente di Leonessa e la fondazione della città così come la conosciamo ci parla del 1278 con un documento redatto da Carlo I d'Angiò, per suo volere fu realizzata la Torre Angioina che sovrasta il paese e che secondo leggende con un passaggio sotterraneo porta sotto palazzo Mongalli nella piazza principale. Nei primi anni del XIV secolo il territorio di Leonessa fu diviso in sei porzioni, detti sesti, ai quali furono aggregati gli antichi villaggi; ogni sesto prende il nome dal suo castello più importante. Le case del piano sono nel territorio del sesto di Forcamelone a lungo facente parte della giurisdizione ecclesiastica di Spoleto in Umbria.
L'antagonismo tra sesti ha dato origine ad un antichissimo Palio detto del Velluto,la cui nascita risale al XVI secolo e che vede una splendida rievocazione, non priva di sana competizione, nell'ultima settimana di giugno. Proseguendo la storia della nostra città, Leonessa segue il destino del Regno di Napoli, quando nel 1516 fu annesso all'impero Asburgico di Carlo V e venne concessa in feudo alla di lui figlia Margherita d'Austria (1538) .Sotto il governo della quale Leonessa raggiunse il culmine della prosperità in tutti i suoi settori; primo fra tutti quello della lavorazione della lana.
Ciò che più caratterizza la storia di Leonessa è la nascita e la morte di San Giuseppe(1556-1612), la sua beatificazione e lo sviluppo del suo culto. Dopo tanta prosperità ci fu un declino con i Farnese eredi di Margherita e suo marito Ottavio Farnese ,ma il colpo di grazia fu inferto da un terribile sisma nel 1703 che provocò un migliaio di vittime e gravi danni al patrimonio. La storia prosegue sotto il Regno di Napoli, varie vicissitudini fame e prosperità e poi nel 1927 Leonessa fu aggregata alla nuova provincia di Rieti istituita da Mussolini. Leonessa non passò indenne la Seconda Guerra Mondiale: molti furono chiamati alle armi ed alcuni di essi non fecero mai ritorno al paese. Il momento più drammatico si ebbe nell' aprile del 1944 quando le truppe delle SS uccisero per rappresaglia 51 inermi civili. Da alcuni anni si sta tentando un incremento del turismo con iniziative volte a valorizzare, il patrimonio paesaggistico e le caratteristiche urbanistiche del paese, tanto che Leonessa ha ottenuto la Bandiera Arancione.